Filosofo e pedagogista francese. Fu ordinato sacerdote a
Parigi. Amico di Rousseau, Duclos, Diderot, membro dell'Accademia di Berlino
(1752) e di quella di Francia (1768), seguace di Locke. Prosatore chiaro,
quantunque superficiale, esercitò per mezzo secolo un'egemonia filosofica
sulla cultura del tempo, finché non fu spodestato dal tradizionalismo
francese e dal romanticismo filosofico tedesco. Si fece conoscere con
Essai
sur l'origine des connaissances humaines (1746) e
Traité des
systèmes (1749). Più originali i
Traité des
sensations e
Traité des animaux (1754). Dal 1769 al 1733
pubblicò il
Cours d'étude, comprendente la grammatica,
l'arte di scrivere, di ragionare e di pensare e la storia generale degli uomini
e degli imperi. Nel 1776 pubblicò:
Le commerce et le gouvernement
considéré relativement l'un à l'autre; postume:
La
logique (1780) e
La langue des calculs (1798). Il pensiero filosofico
del
C. accentua il sensismo lockiano: ma, mentre Locke aveva esaminato i
diversi fatti della coscienza collocati tutti insieme in un solo piano, il
C., dalla sensazione accompagnata sempre dal piacere o dal dolore, fa
derivare tutte le facoltà dell'anima, le idee, il giudizio, la
riflessione, le passioni, i desideri, la volontà. I sensi non
percepiscono gli oggetti esterni, ma le modificazioni del soggetto. La sua
famosa statua a cui viene dato prima l'odorato poi, via via, gli altri sensi,
quando odora, gusta, ode e vede, crede esser tutta odore, gusto, suono, luce,
ossia gli oggetti stessi della conoscenza. Molla di tutto lo sviluppo umano
è il bisogno, mezzo l'associazione di idee: il tutto sensazione o
trasformazione di sensazione. Sembrerebbe dunque precluso all'uomo ogni valore
spirituale. Tuttavia il
C. con strana inconseguenza prova l'esistenza di
Dio, dell'immortalità dell'anima, della libertà, della morale e
della religione naturale, che viene elevata da quella soprannaturale. Le idee
pedagogiche del
C. sono esposte principalmente nel
Piano
d'educazione (Grenoble 1715 - Flux 1780).